Acqua e agricoltura: da Lodi la proposta di aumentare le sinergie per garantire qualità e sicurezza

Acqua e agricoltura: da Lodi la proposta di aumentare le sinergie per garantire qualità e sicurezza

Cambiamenti climatici, inquinamento, gestione dei fanghi, drenaggio urbano: i temi al centro della task force riunita nella sede della Provincia da Anci Lombardia e Water Alliance

Più sinergia tra gestori idrici, consorzi di bonifica, istituzioni, enti di controllo e agricoltori, per trovare insieme soluzioni davvero condivise ai problemi comuni – dai cambiamenti climatici all’inquinamento – che minacciano il rapporto tra acqua e agricoltura. È quanto emerso, al termine dell’incontro ospitato a Lodi e organizzato da Anci Lombardia e Water Alliance, la rete delle otto aziende pubbliche del servizio idrico lombardo.

Attorno al tavolo, nella sede della Provincia di Lodi, sono stati coinvolti i delegati e rappresentanti regionali di Regione Lombardia, Ersaf, Arpa, Anci Lombardia, dei Consorzi di Bonifica, delle organizzazioni agricole (Coldiretti, Confagricoltura, Cia), degli ATO (le autorità d’ambito che regolano il servizio idrico), insieme con docenti universitari ed esponenti di associazioni ambientaliste, oltre ai gestori idrici. All’ordine del giorno questioni complesse come l’inquinamento delle falde e dei corsi d’acqua, la diminuzione della quantità d’acqua disponibile, la gestione delle “bombe d’acqua”, le innovazioni possibili per garantire acqua e agricoltura di qualità.

“Oggi, da Lodi, abbiamo lanciato l’idea di un patto virtuoso tra le aziende pubbliche dell’idrico di Lombardia, le istituzioni del territorio e le realtà agricole e zootecniche in modo tale da rendere possibile una riduzione dei consumi idrici, senza penalizzare le necessità e la produzione del settore agricolo, ha concluso Enrico Boerci, presidente e amministratore di BrianzAcque, che ha sintetizzato l’esito dell’incontro. Un’intesa basata per esempio sulla valorizzazione dei fanghi in agricoltura – residui finali del ciclo di depurazione – che siano “certificati” e possano essere riutilizzati come prodotti privi di sostanze nocive e ricchi di nutrienti. Grazie al ricorso alle nuove tecnologie, già molti dei nostri gestori sono impegnati a investire nella sperimentazione di questi processi nei rispettivi impianti, sia in una logica di benefici ambientali, che di riduzione dei costi di smaltimento”.

Oltre alla gestione dei fanghi, si è parlato di come garantire sempre meglio il riuso in agricoltura delle acque depurate, e di come intensificare la collaborazione tra gestori idrici e consorzi di bonifica per prevenire i danni causati dalle “bombe d’acqua” canalizzando e intercettando l’acqua piovana.

“Cogliendo l’occasione di questo incontro abbiamo voluto evidenziare l’utilità di stabilire una relazione tra il mondo dell’acqua destinata agli usi civili e industriali e quello dell’acqua destinata all’agricoltura che, fino a ora, sono stati due mondi separati. La necessità di una gestione unitaria dell’acqua obbliga a confrontarsi e a considerare quali sono gli elementi comuni e di contrasto tra i due settori. Per esempio, esiste il tema dei fanghi che sono prodotti principalmente da aziende pubbliche impegnate nella depurazione delle acque dei Comuni. Per garantire il mondo agricolo e quindi anche i cittadini consumatori, questi fanghi devono essere controllati e certificati, pertanto il controllo della qualità è un elemento che può far convivere le due modalità di affrontare il tema acqua”. Hanno sostenuto Mario Colombo e Fabio Binelli, Presidente e Coordinatore del Dipartimento Ambiente di Anci Lombardia.

“Occorre superare quella divisione settoriale che in passato c’è sempre stata tra i diversi partner che si occupano di acqua, tra aziende agricole che la usano, consorzi di bonifica che la gestiscono, gestori del servizio idrico che la potabilizzano e depurano, commenta Viviane Iacone, dirigente dell’Unità operativa di Regione Lombardia per i servizi idrici. È indispensabile convergere sugli stessi obiettivi e lavorare per riorientare meglio gli investimenti e le scelte dei gestori e dei consumatori, partendo dal dato di fatto che le acque di Lombardia non sono in buono stato, fatta eccezione per il 30% dei corpi idrici che si presenta in buona qualità ecologica complessiva”.

“L’acqua, dice Paolo Voltini, presidente di Coldiretti Lombardia, è fondamentale per l’agricoltura e per garantire l’eccellenza dei prodotti agroalimentari. Il nostro settore viene spesso ingiustamente accusato di essere una delle principali cause dello spreco di acqua, ma gli agricoltori sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti. In Italia abbiamo dei deficit causati dalla scarsa capacità di contenere la piovosità e di utilizzarla al momento del bisogno: per questo è fondamentale investire nelle infrastrutture e provvedere alla costruzione di nuovi bacini di accumulo per poter raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi e renderla disponibile nei periodi di difficoltà. Questo anche a fronte dei cambiamenti climatici che tendono alla tropicalizzazione, con la crescita delle temperature, gli sfasamenti stagionali e soprattutto la modifica della distribuzione e dell’intensità delle piogge. Come Coldiretti siamo disponibili ad affrontare insieme le criticità in un’ottica di miglioramento ed efficienza a tutela dell’acqua, una risorsa indispensabile per tutti”.

Organizzato da Water Alliance-Acque Lombardia, la rete delle 8 aziende pubbliche lombarde che gestiscono il servizio idrico (Gruppo CAP, BrianzAcque, Lario Reti Holding, Padania Acque, Pavia Acque, SAL, Secam e Uniacque) e da ANCI Lombardia, l’associazione che rappresenta i 1.500 comuni lombardi, il ciclo di incontri ha l’obiettivo di riunire i principali protagonisti del settore idrico e le istituzioni sul piano nazionale e regionale, per assicurare un’acqua sempre più controllata e di qualità e per tracciare una strategia condivisa sul futuro e la gestione dell’oro blu, in un percorso di dialogo e confronto tra i principali stakeholder. Il percorso prevede altre tre tappe nelle prossime settimane, con focus su Acqua Educazione e Cultura (a Cremona), Acqua e Innovazione (a Monza) e Acqua e Cambiamenti climatici (a Bergamo).

La rete dei gestori di Water Alliance è rappresentata da Alessandro Russo, presidente di Gruppo CAP, Enrico Boerci, presidente BrianzAcque, Lelio Cavallier, presidente Lario Reti Holding, Massimo De Buglio, presidente Secam; Claudio Bodini, presidente Padania Acque, Giuseppe Negri, Presidente SAL; Paolo Franco, presidente Uniacque e Luigi Pecora, presidente Pavia Acque.

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