Acquedotto Valle Trompia, al via la gara per progettazione esecutiva e lavori

Acquedotto Valle Trompia, al via la gara per progettazione esecutiva e lavori

Acque Bresciane, subentrata il 1° giugno nella gestione del servizio idrico: “Cronoprogramma rispettato. Piena collaborazione con ASVT e Comunità Montana”. Cantiere da 27 milioni di euro finanziati dal PNNR

Entra nel vivo la realizzazione dell’acquedotto comprensoriale della Val Trompia, con la pubblicazione nei giorni scorsi della gara per la progettazione esecutiva e l’assegnazione dei lavori sul sito di Acque Bresciane. Un’opera per cui ASVT ha ottenuto il totale finanziamento di tre lotti grazie al PNRR, il primo importante intervento che inaugura la collaborazione fra la società valtrumplina e Acque Bresciane, che dal 1° giugno è subentrato nella gestione del servizio idrico integrato come gestore unico, coinvolgendo anche la Comunità Montana.

Siamo orgogliosi di contribuire a un progetto così importante per la Valle Trompia – ha commentato la presidente di Acque Bresciane Patrizia Belli -, che garantirà un servizio migliore per quantità e qualità e per cui ASVT ha ottenuto un finanziamento dal PNRR. La nostra società è impegnata a gestire il subentro garantendo continuità, rispetto delle scadenze e collaborazione”.

Da parte sua il Presidente della Comunità Montana Massimo Ottelli ha dichiarato “L’infrastruttura acquedotto di Valle Trompia è un segnale forte alla emergenza idrica di questi ultimi anni. Un’opera complessa che potrà risolvere molte criticità per il territorio coinvolto. Asta principale ed opere complementari metteranno in rete i Comuni con interazioni favorevoli al bisogno. Un progetto ed un’opera essenziale per la Valle Trompia.”

L’opera complessiva ha un valore di 40 milioni di euro ed è comprensoriale. A beneficiarne saranno i Comuni di Bovegno, Pezzaze, Tavernole sul Mella, Marcheno, Gardone Val Trompia, Sarezzo, Lumezzane e Villa Carcina, in totale oltre 65 mila abitanti su un’area interessata di circa 46 mila metri quadrati.

In questa prima fase l’intervento prevede la realizzazione dei primi tre lotti (su 5 complessivi) che dovranno essere completati nel 2026 come previsto dal PNRR, visto che l’opera è finanziata con 27,5 milioni di euro dal PNRR e la sua realizzazione non graverà sulle bollette dei cittadini.

L’acquedotto servirà quindi la Media e l’Alta Val Trompia, captando le acque dei torrenti Mella di Sarle e Zerlo in due punti distinti di Bovegno, a una quota che garantisce acqua di buona qualità. Il progetto è stato approvato un mese fa dall’ATO di Brescia e prevede tre fasi di realizzazione: il tratto di condotte da Bovegno ad Aiale, il tratto da Aiale a Predafallo e infine un impianto di potabilizzazione prima della messa in rete. Il finanziamento copre non solo i costi dei cantieri ma anche la progettazione.

Marco Zemello, direttore generale dell’Ato, sottolinea: “Questo progetto è senza dubbio l’esempio più significativo della visione sovracomunale che, anche nel settore acquedottistico, l’Ufficio d’Ambito sta perseguendo nella pianificazione degli investimenti sul territorio. Una strategia vincente per assicurare nel tempo il miglior impiego della risorsa idrica e il mutuo soccorso in caso di necessità”.

L’entrata in funzione dell’impianto sovracomunale porterà un vantaggio qualitativo e quantitativo rispetto al servizio attuale. Pozzi e sorgenti di Media e Alta Valle, infatti, non riescono a garantire prelievi adeguati all’attuale bisogno. Nelle acque sotterranee, inoltre, si rilevano microinquinanti, oltre a un’elevata vulnerabilità della falda di fondo valle. La dismissione di alcune sorgenti assicurerà anche una maggiore portata delle acque superficiali. 

I miglioramenti attesi riguardano la continuità del servizio, oggi interrotto nelle ore notturne per carenza d’acqua, una migliore qualità e quindi l’azzeramento di campioni non conformi, la riduzione dei punti di approvvigionamento e quindi anche un efficientamento, che si rifletterà positivamente sui costi di gestione. L’impatto ambientale sarà ridotto al minimo, essendo la maggior parte dei manufatti interrati.

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