Per Acque Bresciane 4 milioni di utili e 40 di investimenti nell’anno segnato da siccità e rincari energetici

Per Acque Bresciane 4 milioni di utili e 40 di investimenti nell’anno segnato da siccità e rincari energetici

Il primo Bilancio Integrato 2022 fotografa la solidità e la trasformazione in società Benefit del Gestore unico della Provincia di Brescia. Gli utili verranno reinvestiti nella capitalizzazione.
A fornitori e dipendenti distribuiti 79 milioni di euro

Oltre 4 milioni di utili per il Gestore unico del Servizio idrico integrato di Brescia nel 2022, l’anno della grande siccità e della crescita dell’inflazione, in particolare per i costi dell’energia elettrica (esplosi a quasi 30 milioni di euro) e il contesto internazionale. Un segnale di solidità che arriva dall’approvazione del primo Bilancio integrato, il 12 maggio scorso. Il report è stato presentato oggi nella sede della Provincia, meno di un mese dopo aver tagliato il traguardo dei 113 comuni gestiti, con il subentro ad ASVT in Val Trompia. L’utility, totalmente pubblica, non distribuisce dividendi ma reinvestirà gli utili nel proprio capitale. In totale, il valore della produzione supera i 121 milioni di euro, gli investimenti dello scorso anno sfiorano i 40 milioni, il Margine operativo lordo supera i 34 milioni. L’indice di struttura positivo e di liquidità, entrambi positivi, attestano la capacità dell’azienda di far fronte sia agli investimenti a medio lungo termine, sia alle uscite correnti.

La scelta di redigere il Bilancio integrato – rendicontazione finanziaria e di sostenibilità insieme – anticipa gli obblighi che la Direttiva europea 2022/2464 introdurrà gradualmente a partire dai report sui dati 2024. “Una scelta che conferma il profondo legame fra il nostro Piano industriale e il Piano di sostenibilità, entrambi rivolti al 2045”, ha commentato la neo presidente di Acque Bresciane Patrizia Belli. “Un impegno per la responsabilità sociale e la trasparenza intrapreso con il primo bilancio di sostenibilità nel 2018, dall’anno successivo redatto secondo gli standard internazionali di reporting (GRI) e certificato da una società indipendente. Oggi, in un unico documento, vengono presentate non solo le performance economiche e finanziarie, ma anche le tematiche ambientali e sociali, con la governance, le politiche e gli obiettivi strategici, in accordo con gli SDGs1”.

Il 2022 è stato anche l’anno della trasformazione di Acque Bresciane in Società Benefit, e per questo vede la luce anche la prima relazione d’impatto, mentre prosegue la valutazione da parte terza sull’attuazione del Green Loan2, il finanziamento verde di 95 milioni a tasso agevolato destinato a interventi legati alla transizione ecologica.

I numeri 2022 – Dal 1° luglio 2022 la società ha preso in gestione l’intero servizio idrico a Cigole e dal 1° dicembre a Darfo Boario Terme. A Roncadelle la società gestisce solo il servizio idrico dal 1° giugno. In totale al 31 dicembre gestiamo 98 comuni, per 585.000 abitanti e oltre 7.200 km di rete (idrica + fognaria). Il numero di dipendenti è passato da 296 a 306.

Investimenti – Nel 2022 sono stati investiti 40 milioni, meno di quelli previsti, a causa dei rallentamenti causati dal contesto internazionale sull’approvvigionamento dei materiali e dall’aumento dei costi. Acque Bresciane si è posta come attore protagonista in questa situazione, in collaborazione con Ance Brescia, anticipando analoghi provvedimenti governativi, per non fermare i cantieri in corso e consentire il regolare svolgimento delle gare di affidamento dei lavori.

Risultati 2022: 18 delle infrazioni UE risolte su 34 – Km di rete sostituiti 41, 69 km in due anni

Gli investimenti annui pro capite per gli abitanti serviti nel 2022 sono stati di 75,65 euro, a fronte della media italiana di 56 euro.

Il Piano degli Investimenti 2022 prevedeva di sostenere i seguenti investimenti, di cui alcuni già avviati negli anni precedenti:

  • ampliamento del serbatoio in località Dosso di Sulzano;
  • nuova stazione di rilancio e relativa rete in località Bosine di Iseo
  • rifacimento reti acquedotto in fibrocemento a Rovato;
  • estendimento della rete fognaria nelle zone non servite a Borgo S. Giacomo, Lonato del Garda, Rovato;
  • eliminazione scarichi non depurati a Borgo S. Giacomo e Leno;
  • collettamento fognario dei Comuni di Sellero, Cedegolo e Berzo Demo;
  • realizzazione del depuratore intercomunale della Bassa Bresciana Occidentale a Barbariga;
  • costruzione del depuratore intercomunale di Mairano;
  • ampliamento del depuratore di Pozzolengo.

Contrasto al cambiamento climatico – Il 2022 ha mostrato da subito i segnali di una siccità senza precedenti, a cui la società ha risposto riuscendo a garantire la pressoché totale continuità del servizio, anche nei comuni più in difficoltà, quelli dipendenti esclusivamente da sorgenti o con caratteristiche geomorfologiche particolari. Garantire la fornitura di acqua ha comportato, dalla seconda metà di giugno alla prima metà di settembre:

  • manutenzione straordinaria a sorgenti e pozzi
  • rifacimento di reti
  • interconnessione di sistemi
  • installazione di sistemi di telecontrollo
  • ricerca di nuove fonti
  • uso di autobotti in emergenza (a Gargnano, Muscoline, Tremosine e Valvestino

Oltre agli interventi tecnici sono state condotte campagne informative sull’uso consapevole dell’acqua, fondamentali perché gli esperti non considerano la situazione dell’estate 2022 un’eccezione, specie in un territorio come quello bresciano, inserito fra le aree ad alto rischio di stress idrico (fonte Acqueduct Water Risk Atlas).

L’impegno nella riduzione e compensazione delle emissioni di gas clima alteranti prosegue anche con un nuovo strumento, una carta carburante per i veicoli aziendali diesel e benzina che certifica la compensazione in base ai consumi reali delle flotte aziendali.

Aspetti energeticiLa sola voce energia è passata dal 24 al 36% delle spese totali rispetto al 2021, per un valore assoluto di 29,95 milioni di euro rispetto a 17,4 del 2021.  Fra le novità del 2022 segnaliamo l’ottenimento della certificazione energetica UNI ISO 50001 relativa al sistema di gestione dell’energia degli impianti di depurazione di Paratico e di Rovato. La certificazione è frutto di un percorso di miglioramento.

Valore distribuito ai fornitori

  • 78 mln di euro valore dei contratti affidati nel 2022 a fornitori residenti in Lombardia
  • 61 mln di euro valore dei contratti affidati nel 2022 a fornitori residenti in provincia di Brescia
  • 4,7 mln di euro il valore dei contratti sottoscritti con cooperative di tipo B nel triennio 2020/22

Fornitori Sostenibili – Acque Bresciane chiede ai propri fornitori di condividere e rispettare i valori che esprime nel Codice Etico, nel Piano Triennale Prevenzione Corruzione e Trasparenza, ma anche di adottare procedure di qualità ambientale, sicurezza, responsabilità sociale e di attestarlo attraverso certificazioni, che vengono verificate attraverso audit di seconda parte. 714 i fornitori qualificati, 425 lombardi e 289 da altre regioni

Relazione con gli utenti – Il livello di Customer Satisfaction Index (CSI) nel 2022 è di 97,1, significativamente superiore al 2021 (94,4) e alla media nazionale e regionale. Le punte più significative sono la continuità nel servizio (98% di utenti soddisfatti), nella tempestività d’intervento in caso di guasti (99,6%) e nel rispetto degli appuntamenti (100%). Migliorano anche l’indice di soddisfazione sui tempi di attesa al telefono (93,4% vs 89,7 nel 2021) e su disponibilità e professionalità degli operatori, che sfiorano il 100%.

Obiettivo acqua di qualità

  1. ad uso potabile.  Grazie alle ricerche condotte in sinergia con il Politecnico di Milano, Acque Bresciane sta affrontando alcuni temi importanti:
  2. il monitoraggio degli inquinanti emergenti fin dal 2018 e delle fonti di pressione presenti sul territorio, in base ai quali è stata creata una matrice di priorità d’intervento
  3. l’ottimizzazione dei processi di disinfezione: attraverso lo studio in 2 comuni si analizza il decadimento dell’ipoclorito di sodio e del biossido di cloro, la formazione di sottoprodotti in rete e il mantenimento della stabilità biologica in rete
  4. l’interazione fra disinfettanti e materiali delle reti

I Piani di Sicurezza dell’Acqua elaborati o presentati nel 2022 riguardano San Felice del Benaco, Zone, Berlingo-Travagliato, Palazzolo sull’Oglio, Pisogne, Lograto-Maclodio e Chiari. In totale, dall’avvio del progetto sono stati completati i Piani relativi a oltre 120mila abitanti e al 16% dei Comuni gestiti. Per altri 52.000 abitanti (Desenzano-Sirmione e Leno) il Psa è in fase di chiusura.

  • dalla depurazione. Acque Bresciane gestisce 103 impianti di depurazione e depura quasi 37 milioni di metricubi, per un totale di 471.600 abitanti equivalenti serviti. Nel corso del 2022 sono stati eseguiti 761 campionamenti, che hanno permesso di analizzare 4.443 parametri. Le percentuali di conformità risultano del 95,53% negli impianti di capacità superiore ai 2.000 abitanti equivalenti.

Acque Bresciane inoltre ha compiuto uno studio sull’applicazione del Regolamento UE 2020/741, che entra in vigore proprio oggi e regola l’utilizzo delle acque depurate in agricoltura.

Innovazione – “Il percorso di innovazione – spiega il responsabile Sostenibilità e innovazione Francesco Espostoha già visto completare 23 dei 37 progetti previsti entro il 2024. I restanti sono in corso e a questi si aggiungono due importanti percorsi di call internazionali:

  • Will Water Innovation Living Lab, promosso con CSMT, Università di Brescia e Isle Utilities, che nel 2023 consentirà ad Acque Bresciane di valutare le idee innovative delle start up selezionate relative al tema acqua
  • Wave – call4innovation “A WAve of innovation” è promossa dalla rete di gestori pubblici Water Alliance, di cui Acque Bresciane fa parte. Delle 100 società aderenti, provenienti da tutto il mondo, 57 sono state selezionate e infine 10 progetti nell’ambito di economia circolare, sostenibilità e digitalizzazione”.

La digitalizzazione nel 2023 proseguirà con tre progetti:

  • Una nuova Control Room che centralizza la gestione del ciclo idrico integrato e consente il telecontrollo in tempo reale
  • L’automazione e l’efficientamento di acquisizione e gestione dei dati
  • Data validation, per valutare l’impiego dell’intelligenza artificiale nella raccolta e normalizzazione dei dati telecontrollati.

Il Piano degli Investimenti 2023 prevede la realizzazione di investimenti per 46,99 milioni di euro. Il budget tiene conto delle priorità dettate dalle procedure di infrazione UE aperte e delle non conformità alla direttiva UE sulle acque reflue. Per quel che riguarda il servizio di acquedotto sono stati previsti investimenti per il miglioramento infrastrutturale legato sia alla qualità che alla quantità dell’acqua distribuita. Fra i principali interventi previsti, ricordiamo solo i seguenti:

Completamento previsto entro il 2023

  • realizzazione del depuratore intercomunale di Barbariga
  • costruzione del depuratore intercomunale di Mairano
  • ampliamento del depuratore di Pozzolengo
  • ampliamento del serbatoio in località Dosso di Sulzano
  • estendimento della rete fognaria dell’agglomerato di Lonato del Garda nelle zone non servite
  • progetto AEM Airborn Electro-Magnetic (acquisizione dati idrogeologici del sottosuolo mediante tecnica elitrasportata).

Opere già concluse

manutenzione straordinaria della condotta sublacuale Toscolano Maderno-Torri del Benaco

Proseguimento opere avviate nel 2022

estendimento della rete fognaria nelle zone non servite dell’agglomerato di Rovato, con contestuale rifacimento delle reti acquedotto in fibrocemento)

Nuovi cantieri

  • impianto di bioessiccamento fanghi da depurazione e nuovo impianto fotovoltaico da 450 KW all’impianto consortile di Rovato
  • ampliamento del depuratore di Quinzano d’Oglio;

Interventi ricorrenti

  • manutenzione e  rifacimento di impianti e di reti di acquedotto;
  • adeguamento delle reti fognarie (rifacimenti, separazione, eliminazione acque parassite, estendimenti ed eliminazione terminali in ambiente);
  • rilievo, modellazione, piano di riassetto delle fognature e monitoraggio portate
  • investimenti in ambito ICT

Conclusioni – L’equilibrio economico del servizio idrico integrato è garantito dalla gestione dei tre segmenti (acquedotto, fognatura depurazione), dato che la copertura tariffaria del servizio fognatura e depurazione è insufficiente a ripagare i costi effettivamente sostenuti e quindi è necessario il riequilibrio grazie alla tariffa acqua. Per questo l’ampliamento del perimetro gestionale del gestore unico è un elemento decisivo che avvantaggia i cittadini, prima ancora della società. L’obiettivo è di arrivare a gestire 125 comuni entro la fine del 2023. Rimane il nodo dei Comuni gestiti in economia, che si oppongono al passaggio ma che, una volta acquisiti, presentano situazioni che richiedono investimenti particolarmente onerosi sia per garantire la disponibilità sia la qualità della risorsa idrica.

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